Comunicare la decisione della separazione ai figli è tra le principali preoccupazioni di una coppia che si sta separando. Questo momento delicato deve essere preparato con cura da entrambi i genitori affinché la comunicazione sia chiara e rassicurante e prepari il terreno per i futuri cambiamenti.
Finché la coppia sta gestendo il proprio rapporto e tentando soluzioni per recuperarlo è opportuno mantenere la discrezione con i figli, non coinvolgendoli nel conflitto e non facendo dichiarazioni sullo stato e futuro della coppia. L’annuncio della separazione deve essere accuratamente ponderato dai genitori. Infatti, non si può agire pensando di poter tornare sui propri passi o farlo per vedere come i figli reagiscono. Dopo aver dato la comunicazione, occorre comportarsi di conseguenza evitando oscillazioni destabilizzanti.
Molti genitori tendono a procrastinare la comunicazione in vista delle condizioni adatte e pensando che i figli non si accorgano della situazione in atto. Al contrario, i bambini vivono la quotidianità famigliare e, dunque, si rendono conto se qualcosa sta cambiando. Sono abili osservatori e percepiscono i mutamenti nel clima famigliare e nei comportamenti non verbali.
Prima di comunicare la separazione ai figli, è fondamentale che i genitori si accordino su come farlo, mettendo da parte il rancore e la tristezza individuali per concentrarsi sul bene dei propri figli.
Quando i genitori sono sicuri di volersi separare, è importante parlarne con i propri bambini, con lo scopo di chiarire la situazione. Serve farlo quando si è sicuri di avere tempo, tranquillità e nessun impegno importante a seguire. Poiché i figli avranno bisogno di elaborare la notizia, si consiglia di evitare i giorni feriali, quando sono impegnati con la scuola. Si consiglia di non dare l’annuncio di sera, per evitare che vadano a dormire senza aver assorbito adeguatamente la comunicazione.
Alcuni genitori pensano che sia una buona idea comunicare la separazione portando fuori i figli (ad esempio a mangiare una pizza, a prendere un gelato o a fare un giro al parco) con l’obiettivo di trasmettere serenità e non contaminare la casa con quel ricordo infelice. Invece, il luogo migliore per questa comunicazione è casa propria, in quanto è un posto sicuro in cui i figli possono reagire spontaneamente e non sono inibiti dalla presenza di estranei e situazioni nuove.
Sarebbe meglio non dare l’annuncio in cameretta per evitare che un luogo sicuro e personale sia invaso e conservi in sé il ricordo di quella comunicazione. Inoltre, è utile anche dare loro la possibilità di allontanarsi e chiudersi in camera propria se ne sentiranno il bisogno.
La separazione dovrebbe essere comunicata con chiarezza e coerenza, in termini comprensibili per l’età dei bambini e possibilmente con i genitori insieme. Mamma e papà devono dare la stessa versione dei fatti, limitandosi a spiegare che non vanno più d’accordo. Possono aggiungere che la decisione è stata ponderata e che non è possibile fare più nulla per cambiare la situazione. Al fine di evitare schieramenti e di far entrare i figli nel conflitto, i genitori dovrebbero sforzarsi di comunicare con tranquillità, trasmettere che concordano che sia giusto separarsi e che nessuno dei due genitori è vittima dell’altro.
Entrambi i genitori devono trasmettere ai figli che sono disponibili ad ascoltarli, rispondere alle domande e rassicurarli.
Il messaggio più importante che deve arrivare è che mamma e papà saranno sempre i loro genitori, l’amore per loro verrà mantenuto da entrambi anche se il matrimonio finirà e non vivranno più tutti insieme.
I genitori possono anticipare che ci saranno cambiamenti nell’organizzazione quotidiana e settimanale, ma i figli continueranno a vedere con regolarità sia mamma che papà. Per i figli è molto rassicurante sapere cosa succederà sul piano pratico e avere chiaro un programma regolare.
E’ possibile anche utilizzare delle storie adeguate alla loro età per comunicare la separazione e gestire i temi più delicati.
Comunicare ai figli la separazione implica l’aiutarli a gestire le loro reazioni, che possono prevedere rabbia, tristezza e paura. Può capitare anche che i figli si chiudano nel silenzio e si isolino. Gli stati d’animo vanno accolti e legittimati, è un errore negarli e fingere che vada tutto bene, invece è giusto che si sentano arrabbiati, tristi e spaventati per quanto sta accadendo! E’ importante aiutarli ad esprimere a parole, con disegni o rappresentazioni ciò che provano e trasmettere loro la disponibilità all’ascolto e alla rassicurazione.
Alcuni bambini possono attribuirsi la colpa delle liti tra i genitori e della separazione. E’ quindi importante che la spiegazione sia concreta e chiara, per evitare che elaborino autonomamente un racconto .
Alcuni figli possono manifestare la paura dell’abbandono per cui diventano più insicuri quando sono soli, faticano nei distacchi dai genitori e chiedono continue rassicurazioni.
Può capitare che alcuni figli mostrino disturbi nell’alimentazione, nel sonno e comportamentali, a volte compiendo delle regressioni come chiedere di dormire nel lettone. Questi comportamenti possono essere comprensibili in funzione del periodo che stanno vivendo, ma non devono essere sottovalutati se si protraggono a lungo.
E’ importante non creare fantasie riconciliatorie spiegando che sono già stati compiuti vari tentativi per recuperare il rapporto e che la decisione è definitiva.
E’ inutile raccontare dettagli della relazione coniugale che il ruolo di figlio non consente di comprendere e che rischierebbero di farlo schierare con uno dei genitori.
Serve evitare che i figli si alleino con un genitore, diventando i confidenti e i custodi dei segreti, sentendosi presi in mezzo dal conflitto. A questo proposito, è necessario non colpevolizzare un genitore e non relegare l’altro nel ruolo di vittima. Quindi, i figli non devono sentirsi in un conflitto di lealtà che li avvicina ad un genitore a discapito dell’altro. Inoltre, non devono avere la responsabilità di scegliere con chi stare o di rassicurare un genitore percepito come vittima.
Quando si comunica ai figli la separazione, serve affrontarne anche gli aspetti pratici spiegando che a breve un genitore andrà a vivere in un’altra casa. Il figlio ci potrà andare periodicamente e potrà considerare anche quella come casa sua.
E’ bene che il figlio abbia una stanza per sé così da non sentirsi un ospite, ma ben accolto e soprattutto atteso. Nel caso non fosse possibile creare una camera, occorre almeno mettere a disposizione uno spazio con qualche cassetto solo per lui, dove si trovano i vestiti ed i giocattoli che restano in quella casa.
Questo articolo spiega in modo generico come affrontare la comunicazione della separazione. Tuttavia, i genitori possono incontrare delle difficoltà basate sulla specificità della propria famiglia, come l’età ed il temperamento dei figli, oltre che le relazioni tra i vari membri della famiglia. Quindi, questo processo può essere complesso emotivamente e relazionalmente per la famiglia e potrebbe essere utile chiedere un sostegno psicologico per gestire le fasi della comunicazione ed i cambiamenti. Il lavoro può essere rivolto ad uno dei due coniugi per affrontare questo momento individualmente, ma anche ad entrambi per appianare il conflitto ed agire per il bene dei figli. Eventualmente, è possibile svolgere alcune sedute con i figli per comprendere come stanno affrontando questo momento ed aiutarli a trovare delle strategie efficaci.