Il senso di inadeguatezza si esprime avvertendo la sensazione di non essere all’altezza di una situazione, di un obiettivo o del partner. Esser ipercritico con sé stesso e pensare di non valere mai abbastanza compromette la qualità della vita. Infatti, si rischia di rimanere bloccati dal senso di inadeguatezza perché si agisce con compiacenza e non si osa scegliere ed affrontare sfide che sarebbero sostenibili senza queste preoccupazioni. Le relazioni sociali risultano ridotte in quanto si teme il giudizio altrui e si prova un forte timore di sbagliare o essere inadeguati.
E’ naturale avvertire un senso di inadeguatezza quando si affrontano nuove sfide, si conoscono persone che mettono soggezione e si deve sostenere una prova faticosa. Questa sensazione può anche essere utile in quanto motiva ad affrontare al meglio le situazioni e a dare il massimo. Alcune persone, però, provano il timore di non essere abbastanza in modo continuativo e faticoso in quasi tutti i campi della loro vita e si rendono conto che li compromette in modo significativo. Si può arrivare a soffrire anche di disturbi ansiosi e depressivi correlati con il senso di inadeguatezza.
Chi avverte il senso di inadeguatezza ha spesso paura di sbagliare per cui affronta le situazioni con grande apprensione e timore oppure tende ad evitarle.
Si prova un grande senso di vergogna per i propri difetti, ritenuti grandi e imperdonabili. Quindi, cerca di nasconderli o di evitare le situazioni in cui possono esprimersi. Emerge anche una tendenza al perfezionismo: poiché gli errori sono difficilmente tollerabili e risultano frustranti, si prova ad essere impeccabili. Se vengono notati, si avverte un profondo imbarazzo e ci si scusa ripetutamente.
Si manifesta un’ipersensibilità alla critica, per cui risulta difficile esporsi e ogni osservazione viene vissuta come un giudizio lapidario che aumenta il senso di inadeguatezza. Il timore del giudizio è talmente alto che risulta intollerabile il pensiero di non essere apprezzati, quindi si cerca di piacere a tutti, adattandosi ai desideri e bisogni altrui. Si tende ad essere compiacenti adeguandosi alle richieste e alle aspettative, come farebbe un camaleonte. Spesso si scelgono partner che colmano questo senso di inadeguatezza facendo sentire speciali, si cerca di compiacerli per mantenere la relazione ma basta una lite per ripiombare nella sensazione di non valere abbastanza. Il rischio è quello di perdere di vista le proprie necessità e non essere completamente autentici.
Il bisogno di avere sempre conferme esterne è talmente forte che chi prova questo profondo senso di inadeguatezza può arrivare ad arrendersi ad esso, vivendo con insicurezza e bassa autostima. Si può iniziare ad isolarsi ed evitare le situazioni che generano difficoltà. Alcune persone eccedono in spese o abbuffate per far fronte al vuoto e alla frustrazione generata dal senso di inadeguatezza.
Le persone che sentono un profondo senso di inadeguatezza possono sviluppare anche dipendenze, disturbi ansiosi, bassa autostima e sentimenti di impotenza e negatività. Sono frequenti anche problemi lavorativi e di coppia.
Il senso di inadeguatezza dipende dalla paura del giudizio altrui correlata ad una bassa stima di sé. La percezione del proprio valore subisce variazioni a seconda di quello che pensano e dicono gli altri.
Questa dinamica psicologica può dipendere da patologie come ansia e depressione o dall’aver vissuto esperienze traumatiche. Nella maggior parte dei casi, il senso di inadeguatezza è radicato in profondità poichè si è sviluppato a partire dall’infanzia. Infatti, aver avuto genitori critici, severi, giudicanti oppure poco protettivi e con pochi strumenti per affrontare il mondo, può portare a non sviluppare una percezione di sé come persona di valore.
Vediamo alcuni consigli per gestire il senso di inadeguatezza e non avere il timore di non valere abbastanza:
Il primo passo da compiere per affrontare il senso di inadeguatezza è lavorare sulla consapevolezza di sé. Serve capire cosa fa sentire di non valere abbastanza, esplorando le proprie emozioni e le reazioni alle situazioni. In quali situazioni ti senti inadeguato? Quali persone generano questa sensazione? Hai delle realistiche lacune in alcune aree? Come ti senti di fronte al giudizio degli altri? Quale emozione provi e come la esterni? Quali comportamenti metti in atto per affrontare il senso di inadeguatezza? Quali di questi ti sembrano inopportuni-eccessivi?
E’ importante relativizzare la portata del giudizio esterno, ridimensionandone l’impatto sulla propria autostima. Di fronte al giudizio di un’altra persona è giusto comprendere che cosa viene criticato, spesso è l’esito di un comportamento e non l’intera persona.
Si deve anche imparare a proteggere il proprio senso di valore e a non permettere agli altri di metterlo in discussione. Perché l’opinione esterna è così importante?
Alcune persone sono anche ipersensibili per cui uno sguardo o un’espressione facciale di disapprovazione vengono colti come dei giudizi pesanti su di sé. Occorre cercare di non farsi influenzare da ogni minimo gesto e cogliere l’insieme della relazione con l’altra persona, che solitamente non è costituita solo da espressioni di disapprovazione.
In seguito, serve lavorare sull’opinione negativa di sé stessi. Serve imparare ad essere tolleranti e a volersi bene. Ripensare alla propria vita aiuta per capire se sono state vissute esperienze che hanno creato dei difetti e hanno fatto perdere la fiducia in sé stessi, facendo credere di non esser abbastanza.
In questo processo, aiuta il potenziare le proprie risorse, creare ed essere consapevoli di un proprio set di abilità e competenze da sfoderare nelle situazioni che mettono alla prova.
Si può imparare ad accettare i propri difetti, prendendoli come delle piccole imperfezioni che non devono compromettere la totalità della persona.
E’ importante anche valutare e dare il giusto peso alle situazioni ed alle relazioni, serve capire quanto ci si adegua alle richieste esterne sfociando nell’eccessiva compiacenza. Può essere arrivato il momento di non accontentarsi più di un’occupazione o di una relazione che continua a far sentire non all’altezza. Si può provare a scegliere la via dell’autenticità, esprimendo le proprie opinioni e difendendo le proprie necessità.
In una fase successiva, c’è spazio per pensare a come migliorare. Il giudizio esterno può essere utilizzato come stimolo, le critiche come spunti di miglioramento. Capire cosa c’è di vero nelle osservazioni altrui è utile per lavorare su di sé ed aumentare la propria competenza. Se si avverte di avere una fragilità in un’area specifica che rende insicuri nel lavoro o nelle relazioni, allora la capacità autocritica può non essere una nemica, ma anzi una preziosa alleata che motiva a colmare questa fragilità.
Questi sono consigli piuttosto generali per gestire il senso di inadeguatezza, nelle situazioni in cui questo è profondo e importante, un percorso di sostegno psicologico e psicoterapia è di grande aiuto per capirne le cause ed affrontarlo.