Difficoltà con i Figli
La nascita e la crescita di un bambino è un percorso carico di emozioni e di cambiamenti per la famiglia. Durante la gravidanza possono sorgere dubbi, incertezze e preoccupazioni. I neo genitori si ritrovano a vivere difficoltà con i figli per le insicurezze legate al nuovo ruolo e il cambiamento dei ritmi individuali e di coppia. Inoltre, ci si confronta con la propria esperienza di figlio e si prova a impostare lo stile genitoriale ritenuto migliore.
L’essere genitori si adatta ai cambiamenti evolutivi fisiologici (le varie tappe della crescita, gli inserimenti scolastici, i problemi fisici, l’adolescenza…) ed è influenzato da fattori personali (dell’adulto e del bambino), famigliari (modifica del nucleo familiare, lutti, separazione e divorzio…) e sociali che variano nel tempo. Nel corso dello sviluppo, i genitori possono vivere dei momenti di difficoltà con i figli.
Il percorso di sostegno alla genitorialità è un accompagnamento per gli adulti che vivono delle difficoltà con i figli. Il sostegno alla genitorialità non è destinato solo a famiglie problematiche o a chi sta vivendo situazioni particolarmente traumatiche. Può essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche famigliari e la crescita di ogni membro della famiglia.
I percorsi di sostegno alla genitorialità aiutano ad affrontare momenti di difficoltà con i figli ed avere strumenti pratici per crescerli al meglio. Si forniscono conoscenze psicoeducative sulla fase di crescita del bambino-ragazzo per affrontare le sfide evolutive e le difficoltà con i figli.
Si lavora per acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risposte ai comportamenti dei figli. Si pone il focus anche sulla comprensione del bambino-ragazzo e sui propri vissuti, considerando come i comportamenti dei figli possono avere un impatto specifico per la personalità e storia personale. Nel percorso di sostegno alla genitorialità si potenziano anche le risorse educative già presenti, per rafforzare la propria autoefficacia.
Difficoltà adolescenziali
L’adolescenza è una fase molto delicata in quanto si costruisce la definizione di sé e delle proprie relazioni. E’ una fase di transizione in cui si instaurano nuovi equilibri, basati su dubbi su di sé, nuovi modi di vivere le relazioni e cambiamenti del proprio corpo. Le sfide collegate a questi aspetti possono essere vissute serenamente, ma in alcuni casi possono assumere un peso eccessivo, provocando malessere.
I genitori possono essere preoccupati dal comportamento dei figli e faticare nel trovare un modo per aiutarli efficacemente. Si possono sentire divisi tra il bisogno di contenere e dare regole e quello di sostenere, accogliere e indirizzare. Affrontare le difficoltà con i figli adolescenti può essere faticoso anche per i problemi comunicativi, le provocazioni, le modalità sfidanti o le chiusure che aumentano la tensione e il conflitto.
Le difficoltà con i figli adolescenti che possono portare alla richiesta di un sostegno psicologico e psicoterapia sono:
- problemi relazionali con i coetanei come isolamento, bullismo, difficoltà nelle relazioni di coppia;
- tensioni con i genitori, difficoltà comunicative, gestione delle regole, separazione-divorzio, adozione, autonomizzazione e svincolo;
- difficoltà nella gestione delle emozioni;
- disagio rispetto al proprio corpo, all’alimentazione e alla sessualità;
- problemi di autostima, dubbi rispetto alla propria identità e al proprio progetto di vita;
- problemi scolastici e nella scelta della scuola superiore-università;
- ansia, depressione, sintomi psicosomatici (il corpo esprime il malessere psicologico con tensioni muscolari, fatiche a livello respiratorio, cardiocircolatorio, gastrointestinale o dermatologico);
- dipendenze affettive, da sostanze, dai social network, dai giochi online, comportamentali;
- traumi.
Il sostegno psicologico e psicoterapia per le difficoltà adolescenziali
La psicoterapia è per l’adolescente uno spazio in cui esprimere i propri vissuti e trovare strategie più funzionali, attivando le risorse interne e esterne, come la famiglia. Infatti, è utile che i genitori e i fratelli siano coinvolti nel percorso, poiché aiutano nella comprensione del disagio e possono diventare una preziosa risorsa per il suo trattamento. E’ possibile ottenere un cambiamento autentico migliorando il clima e le relazioni famigliari e focalizzandosi sul benessere di ognuno. Inoltre, i genitori sono aiutati nel comprendere il malessere e a trovare strategie educative più funzionali per affrontare le difficoltà con i figli. Si alterneranno, quindi, sedute individuali per l’adolescente a sedute con i genitori.
Gli adolescenti possono vivere con ambivalenza il sostegno psicologico: da un lato desiderano essere autonomi e indipendenti, dall’altro si sentono spaventati dalle loro difficoltà e desiderosi di ricevere aiuto. In questi casi è ancor più utile offrire loro uno spazio individuale, ma anche sedute con i genitori e i fratelli che li supportino nel percorso di crescita.
Nei percorsi di sostegno psicologico e psicoterapia si lavora sulle difficoltà adolescenziali, comprendendone le modalità e trovando strategie utili per affrontarle. Ci si focalizza anche sui contributi e storie individuali, sulle dinamiche relazionali tra i componenti della famiglia e sul contesto di appartenenza. La psicoterapia famigliare per le difficoltà adolescenziali si orienta secondo il duplice obiettivo di migliorare il funzionamento relazionale della famiglia e incrementare il grado di benessere individuale.
Adozione
L’adozione è un evento carico di emozioni per i genitori e per i bambini-ragazzi. Si creano nuovi equilibri personali e relazionali per costruire una nuova famiglia. Si vivono una grande gioia, speranza, desiderio di costruire insieme. Possono però esserci anche difficoltà con i figli per vissuti di preoccupazione e insicurezza, per sensazioni di frustrazione e rabbia nell’affrontare le sfide educative e curative. La costruzione di questa nuova famiglia può essere difficoltosa sia per i figli sia per i genitori, soprattutto nelle fasi iniziali e in alcuni momenti di cambiamento e crescita.
Può capitare di sentirsi in difficoltà con i figli nel dover affrontare comportamenti aggressivi o di chiusura e la sensazione profonda di insicurezza.
I figli adottivi spesso hanno difficoltà relazionali con genitori, fratelli e compagni, possono vivere problemi di inserimento e emarginazione.
I figli adottivi possono manifestare il proprio disagio attraverso sintomi in cui il corpo esprime il loro malessere psicologico (psicosomatici), come stati di agitazione, enuresi (incapacità di controllare la vescica), encopresi (emissione involontaria di feci), malesseri collegati a tensioni muscolari, fatiche a livello respiratorio, cardiocircolatorio, gastrointestinale o dermatologico. Ci possono essere anche sintomi di ansia, difficoltà di addormentamento e alimentari.
Si possono riscontrare difficoltà con i figli adottivi dovute a fatiche della costruzione del legame di appartenenza famigliare e messe alla prova dei genitori.
I figli possono vivere con grandi domande rispetto alla propria storia, con affetto ma anche conflitto verso le proprie origini. I genitori adottivi possono trovarsi in difficoltà con i figli nell’affrontare i temi dolorosi della loro storia, collegati con il vissuto di abbandono e con i traumi subiti in famiglia o nell’istituto o nei periodi di affido. I comportamenti dei figli adottivi sono quindi correlati sia con le difficoltà evolutive tipiche, sia con la difficoltà nell’affidarsi a una nuova famiglia, sia con le esperienze traumatiche che hanno vissuto.
Il sostegno psicologico e psicoterapia per l’adozione
Il sostegno psicologico e psicoterapia per l’adozione è rivolto ai genitori, al figlio e all’intera famiglia. Si lavora insieme, attraverso sedute individuali, genitoriali e famigliari per affrontare i momenti di difficoltà famigliari. Si affrontano i comportamenti problematici, per capirne il significato e trovare strategie utili per modificarli.
Il percorso di sostegno psicologico è utile per affrontare le difficoltà con i figli a livello pratico, come l’inserimento sociale e scolastico, i problemi relazionali e gli agiti di chiusura e rabbia.
Nella psicoterapia si approfondiscono la storia preadottiva dei figli, le storie personali dei genitori e la costruzione della famiglia a partire dall’iter adottivo e dal primo incontro. Si lavora sulle storie dei membri della famiglia e si costruisce la verità narrabile per aiutare il figlio a comprendere e accettare la propria storia.
Può essere utilizzata anche la tecnica dell’EMDR, utile per elaborare i ricordi traumatici.
La psicoterapia per l’adozione aiuta a consolidare il legame genitori-figli, a promuovere la capacità riparativa dei genitori e le risorse dei figli, oltre che a ridurre lo stato di malessere personale e famigliare.